giovedì 24 ottobre 2013

il sole 24 ore casa

Le infinite metamorfosi del legno

"Può sembrare la più tradizionale delle pavimentazioni, eppure il parquet vive oggi un'interessante fase di sviluppo, su più fronti: quello produttivo, con linee e collezioni sempre più sostenibili; quello progettuale, con l'esordio di formati innovativi, che lo avvicinano alla naturalità della materia prima o che immettono nel legno segni contemporanei; infine quello commerciale, con un ampio spettro di prodotti per tutti i gusti e le tasche.
Un capofila nell'ambito della ricerca di settore è Listone Giordano, brand che nel 1983 brevettò un nuovo tipo di parquet ideato dall'ingegner Guglielmo Giordano: nei listoni lo strato superficiale in massello era abbinato a un supporto multistrato in betulla, che garantiva stabilità e indeformabilità. Il brevetto Listone Giordano ha rivoluzionato il mondo del parquet e ancora oggi nell'azienda del gruppo Margaritelli, a Torgiano (Perugia), si sperimentano nuove vie. A partire dal coinvolgimento del mondo del design: Listone Giordano per primo ha dedicato una delle sue collezioni, la Natural Genius, a prodotti firmati da designer, tra cui i parquet Medoc e Quadrone ideati da Michele De Lucchi assieme a Philippe Nigro. In particolare le tavole di Medoc si basano su di un'inedita sagoma trapezoidale che richiama la forma rastremata del tronco dell'albero e presentano una finitura superficiale a piano sega, che dona particolari riflessi alla materia e una sensazione di arcaicità.
Tra le aziende che hanno maggiormente rinnovato il proprio catalogo, avvicinando le proposte alla sensibilità e alla flessibilità del progetto contemporaneo, c'è Fiemme 3000, con sede a Predazzo, nel cuore della Val di Fiemme, che del legame con il territorio e della tradizione locale ha fatto la sua bandiera. Tra i suoi pavimenti in legno, tutti biocompatibili, c'è la serie di parquet Mani di Fiemme: le doghe, in acero europeo, sono in sei colorazioni, dal rosso all'azzurro, e ciascuna porta, incisi a mano libera, piccoli disegni o iscrizioni, come quelli che a volte si trovano sui tronchi degli alberi; le sei tipologie di Mani di Fiemme hanno nomi poetici, ispirati al dialetto fiemmese: Cor, Lat, Net, Fen, Ram e Poz (cuore, latte, pulito, fieno, ramo, pozzo).
C'è poi il vastissimo raggio di applicazioni e varietà offerto dal legno precomposto, ovvero i fogli multilaminari e i tranciati ricavati da legni a basso costo e ad alta ricrescita, che imitano le essenze più pregiate, evitando le problematiche economiche e ambientali che i legni rari comportano: Alpi, azienda di Modigliana (Forlì-Cesena) all'avanguardia in questo tipo di produzione, propone Alpifloor, una linea specifica per i parquet, a disposizione di architetti e designer, con una vasta scelta di finiture personalizzabili, in grado di imitare ebano e teak, zebrano e palissandro, nei colori e nelle venature più ricercate.
Di ispirazione artistica è la strada intrapresa da Xilo1934, brand di Piemonte Parquets, che ha inaugurato la linea di parquet decorati 1934Design, in cui sulla superficie delle doghe in rovere sono incisi disegni d'autore: nove le varietà in catalogo, dalle figure poetiche di Passi letterari di Piero e Barnaba Fornasetti alle sagome astratte di Geometrico di Luca Scacchetti, dalle foglie intrecciate di Sissi di Manuela Corbetta alle lettere sovrapposte di Writing di Terri Pecora.
Innovativa e sostenibile è la proposta del marchio olandese Bolefloor, che propone doghe in massello o multistrato dal profilo curvilineo: grazie a un sofisticato processo di produzione industriale le doghe mantengono la sagoma naturale del tronco, con un risparmio di legno di oltre il 20% rispetto alla produzione di doghe diritte. I pavimenti Bolefloor sono proposti in cinque essenze e in tre tipologie qualitative, dalla più rustica a quella più uniforme e levigata."

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